IL MIO AMICO 96ENNE, 5 SECONDI, E IL PROVERBIO AFRICANO

Mancano cinque giorni, ovvero cinque secondi, gli ultimi scanditi uno a uno prima del via di una gara. E nel primo giorno di autunno cito il mio amico di facebook più venerando, con le tante gioie e i dolori di un secolo di vita.
L’età offre i privilegi di usare le parole che si vuole, ma in Giuliano Rizzi c’è anche la capacità di sintesi insieme a un’umiltà e a un’ironia che non rinuncia a un messaggio perentorio.
Leggete cosa ha pubblicato sulla sua pagina:

“Abbiate la cortesia e la tolleranza di buttare un minuto per leggere una riflessione di un vecchio di 96 anni.
Ho assistito alla vita politica italiana dal dopoguerra.
Al di sopra dei mille modi di aggregarsi e nominarsi
due sono sempre state le tendenze chiamate al confronto.
Una che guarda in avanti, l’altra che si chiude a conservare.
Una che guarda ai modi di convivenza dei paesi del nord
l’altra a quelli del sud (dio-patria-famiglia).
Una che privilegia la mente (progresso) l’altra la pancia (conservazione).
A piccoli difficoltosi passi si va avanti anche verso i grandi sogni.
Uno dei miei sono gli Stati Uniti d’Europa (ma non lo vedrò)
Questo confronto si ripete il 25 settembre.
i conservatori sono flli italia, lega, berlusconi
EVITIAMOLI
(ringrazio chi mi manderà a cagare: ne ho tanto bisogno)”

Io mi chiedo: non si deve lottare anche per persone come Giuliano? E lui, a 96 anni, non sta a suo modo lottando per noi? E molto meglio di tanti altri che si limitano a lamentarsi e a restare di fatto inerti?
In Africa si dice che c’è un bene di valore inestimabile che si offre gratuitamente ma che si rifiuta. Cos’è?
L’esperienza, l’esperienza, e la saggezza, degli anziani.